È una città di pietra e di calcare, a tratti solenne e severa, splendida nel suo fascino un po’ austero come nessun’altra città umbra, giace alle pendici del monte Ingino. Di origine antichissima, Gubbio ha mantenuto un carattere profondamente “medievale”: comune autonomo, poi soggetto al dominio dei Montefeltro, dei Della Rovere e infine del papato, in questa città, che attira ogni anno enormi quantità di persone, il passato ha un suo valore continuo e vivo. Questo legame potente con la tradizione ha il suo culmine con la straordinaria Corsa dei Ceri, una processione che vede tre gruppi (i muratori, i contadini, i commercianti) impegnati a portare, per le vie della città, le tre colossali strutture di legno dette Ceri, ognuna sormontata da una statua. Uno sforzo senza paragone, in un’atmosfera colma di significati leggendari e simbolici che anche i visitatori riescono a cogliere con straordinaria intensità: non a caso i tre Ceri sono diventati il simbolo stesso di tutta la regione.La visita della città, attraverso i vicoli, le sue piazze, le chiese e i palazzi, permette di ripercorrere la sua storia e i valori della sua tradizione
Da visitare sono: la chiesa di San Francesco, La chiesa di San Giovanni Battista , Via Baldassini, Il Bargello, Via dei Consoli, Piazza Grande, Il Palazzo dei Consoli con la Pinacoteca Comunale, il Palazzo Ducale, La Cattedrale, Il Teatro Romano, Parco Ranghiasci, La Basilica di San Ubaldo e l’Abbazia di San Bartolomeo a Camporeggiano a 17 km dal centro.
Ferranti Giampaolo